lunedì 30 novembre 2009

Chissà


Chissà se è Giuseppe Verdi quello che tamburella
coi pugni sui coperchi della sua bancarella.
Non lo sapremo mai: la via dei genitori
col camion fa i mercati, non i conservatòri.

Chissà se è Anna Magnani la ragazzina in pianto
che conta i suoi peccati con il ragazzo accanto.
Non lo sapremo mai: ben presto avrà uno straccio
per non stracciarsi il cuore nel petto un po' di ghiaccio.

Chissà se poi è De André l'ubriaco che fischietta
al cesso in discoteca mentre i compagni han fretta.
Non lo sapremo mai: nella sua compagnia
si va spesso a ballare, non si fa mai poesia.

Chissà se poi è Van Gogh quel tizio che graffitta
sul muro qui di sotto con la sua bomboletta.
Non lo sapremo mai: ha già un posto sicuro
e il sindaco farà sbiancare anche quel muro.

Chissà se è Che Guevara quello che volantina
davanti alla sua scuola nel freddo ogni mattina.
Non lo sapremo mai: già preme la famiglia
che dia una mano al bar, fottuta la guerriglia.

Chissà se poi è Gesù quello che hanno beccato
mentre stava rubando in un supermercato.
Non lo sapremo mai: povere foglie morte,
per un dio di successo, milioni fan da corte.

Allain Leprest.
(traduzione italiana di Alessio Lega)