mercoledì 1 dicembre 2010

Coti Nere, Μαύρες Πλαγιές


Avvertenza: Questo è un post smaccatamente e elbanamente pubblicitario.

La birra, come tutti sanno, è nata all'Isola d'Elba. Esagero? Niente affatto. Poiché la nascita della birra è, per forza di cose, avvolta dalla leggenda, io posso fabbricare tutte le leggende che mi paiono. Che la birra sia nata all'Elba ha la stessa cittadinanza di farla nascere in Egitto, o in Cina, o nelle misteriose contrade del Prete Gianni. Hanno ritrovato polverosi rimasugli di birra in Mesopotamia? Io li ho ritrovati a Marciana Alta, alle pendici (πλαγιές) del Capanne, mentre la cabinovia tossiva vuota e quasi talmente gallese da far immaginare un Capwnnw (niente può essere gallese senza doppie vù). Free beer here!


La cabinovia del Capwnnw (Marciana, Galles).

Dunque, dicevamo. La birra è nata all'Elba e le Coti Nere, birrificio roccioso fra scorrere d'acque sorgive e ninfe nascoste e mezze briache che circolano nei dintorni, confermano al viandante questa ardita ipotesi. Viandante ero; a bordo d'un bizzarro e grosso mezzo meccanico, che per fare una curva mi ci volevano fior di manovre, vi sono arrivato un sedici di novembre da solo, senza manco sapere se fosse aperto, e con il preciso intento di testimoniare un atto d'amore. Tale me lo figuravo; tale è stato. Mi ha accolto, nell'umidore autunnale, un giovane tra etichette e calderoni; solo come io ero solo, e due soli fanno un bel po' di raggi.


Calderoni.

Provengo da strani studi dove i calderoni della birra sono ben presenti, e hanno nomi non consueti; a volte sono sistemati all'ombra del sacro frassino Yggdrasill, ma gli fa una sega ai castagni e agli altri alberi della nostra isola. Quando all'Elba nacque la birra, il frassino era appena un tenero germoglio; e così fu mescolata ai marroni, acidulata, brassata, intorbidita e persino cacciata a trenta metri in fondo al mare. Così è; si chiama birra del Palombaro e, per farla maturare, viene presa e immersa come il Cristo degli Abissi. Solo che, mi dicono, il Cristo non si beve; ed è un gran peccato. Se Cristo si bevesse in forma di birra, guadagnerebbe molti più adepti che a fargli salvare un'immeritevole umanità che beve Pepsi Cola. Dicono che Ratzinger sia un fanatico della Fanta; segno inequivocabile che Dio non esiste. Sto divagando? Intanto questa è la birra del Palombaro, che nella versione originale presentava l'effigie del campese Teseo Tesei, inventore delle motosiluranti MAS (notissime a chiunque sia appassionato di parole crociate):


Tra tutte queste divagazioni, però, bisognerà che parli anche un po' di questa famosa birra primigenia elbana; poiché il giovanotto che la produce me ne ha fatto opportunamente dono di un bel po' (cosa per la quale lo avrei baciato voluttuosamente se fossi stato una bella fanciulla, arrivando forse persino a dargliela), debbo dire che la seconda impressione è stata ancora migliore della prima. Birra pesante, soda, che trasmette gli odori del luogo dove la si produce. Quando s'arriva in un posto avvitato al desiderio del sapore, la prima cosa da fare è captare gli odori, come un cane segugio. Foglie marce, odor di pietre, annusar ferro. Quando abitavo nel nord della Francia, altro bel luogo birroso, c'era odore di carbone; e la birra sapeva di carbone. Qui sa di ferro, di rocce e di bestie selvatiche. L'acidulo è leggero, e al tempo stesso marcato. I marroni che vi sono mischiati sono, probabilmente, mezzi acerbi. I rutti che provoca alla bevuta sanno di minerale e fanno benissimo. Il rutto è importante. Con una birra del genere è lieve, denso; non il rutto volgare di una birra industriale qualsiasi. La bevi e stai bene perché si biforca: una parte va allo stomaco, una parte alle impressioni. Tu che non sei, disgraziato, mai stato all'Elba: beviti una bottiglia di Domina, e già ci sei. Le Coti Nere stanno all'Aleatico, di quello vero. Un bicchiere fabbrica storie.


Costa parecchio. Non la trovi che all'Elba e in pochissimi altri posti; ne viene fatta poca, come tutte le cose fatte con quella mistura di cognizione di causa e di amore che, in altri ambiti, andrebbe sotto il nome di Arte. Del resto, se avrai la ventura di comprarla e bertela in certe condizioni mentali (come mi accadde la prima volta a Chiessi), il prezzo ti sembrerà anche troppo basso. Non vorrei che, nonostante tutto, quel che sto scrivendo sia preso come una banale piaggeria; la birra che mi è stata regalata da chi la fa me la sono bevuta a casa mia, a Firenze, in compagnia d'un amico che aveva recato ogni sorta d'affumicato. E sul pavimento s'è formato un Capannino, e sul tavolo una piccola Marciana con le sue case abbarbicate, e nella mente tutta l'Elba, e le sue accidentatezze, e la sua solitudine novembrina, e il suo mare da sempre servo delle montagne. Càpita solo quando un prodotto induce pensieri d'amore e di bellezza; e allora la vita appare davvero degna d'essere vissuta, assieme ai ricordi e agli incontri che genera. Μαύρες Πλαγιές: andateci. Spendeteci un portafoglio, mica lo vorrete spendere in telefonini o in SUV. Ci sono cose che sono esistenza, e l'esistenza può benissimo manifestarsi in forma di birra. Coti Nere, of course!