Insomma, contribuisci a dare una svolta alla mia vita. Voglio andare nella tivvù impegnata e commovente. Voglio trovarmi faccia a faccia con Fabio Fazio mentre tremola come un crème caramel. Voglio leggere l'elenco di tutti morti ammazzati dalla polizia e dai carabinieri in Italia dal 1946 ad oggi; dici che non me lo faranno leggere, però? Dici? Voglio Benigni che mi gira attorno adorante, spandendo un alone del suo profumo Institutional Ruffian n. 1 (il che è comunque meglio dei suoi film di merda). Voglio essere ripreso in primo piano dal cameraman con un'aria da nuovo eroe; sono disposto anche a pelarmi la capa come una palla da biliardo. Voglio fare la telepredica finto-progressista. Voglio galere per tutti, perché la galera è la sublimazione della legalità. Voglio essere l'apostolo dello Stato di Israele, e rispetto a Saviano ho l'atout di conoscere anche un po' di ebraico moderno. Non ci credi, בן זונא? Guarda, Ciccillo, che ti ho appena dato di figlio di puttana, si legge ben zonà. Ora come la mettiamo? Arriva o no' sta condanna a morte?
E, soprattutto, voglio Repubblica ai miei piedi. Ci ho voglia di scriverci il mio pronostico sul campionato di pallone? E ce lo scrivo! Le ricette di cucina di mia zia? E ce le scrivo, in prima pagina! E pensa che il piatto forte di mia zia è la Torta Legalitaria. Ci voglio scrivere un appello agli studenti perché facciano i bravini, manifestino in modo pacifico, stiano in fila per tre col resto di due, non facciano il gioco di [ riempire questo spazio a piacere ] e soprattutto ascoltino a capo chino le mie calde raccomandazioni di eroe conclamato dallo sguardo intenso e dall'aria ispiratamente sofferente? Ma ne scrivo uno al giorno! E intanto, soldi a palate; carrettate di milioni; mi sposo una mondadora; faccio persino la pubblicità di un detersivo con l'uomo in endemollo!
Insomma, Ciccillo, mi devi aiutare sul serio. Tu guarda quel tuo collega, quello Schiavone lì: con mezza parola ha preso un tizio che nessuno conosceva e lo ha reso praticamente Dio. Anzi, qualcosa di più. Dio, ora come ora, può sbagliare tranquillamente e nessuno ci fa più caso; Saviano no. Saviano è infallibile. Saviano è intoccabile. Ci stiamo avviando spediti verso il Savianesimo. E, allora, ci vuole almeno un dio concorrente; sennò non c'è più gusto. Mi candido volentieri. Se poi ti penti, ho già in mente il coup de théâtre: ci incontriamo da Fazio, ci abbracciamo, Benigni canta izz uonderfull, izz uonderfull, Nichi Vendola piange commosso, la figlia di Walter Tobagi s'innamora di me, ti regalo la bicicletta di Marco Biagi e tu a me la coppola di Ciro Cirillo, facciamo uno share superiore a quello della finale dei mondiali e ci scambiamo persino i nostri segretissimi indirizzi protetti. Che dico? Ci scambiamo le scorte!
O anche no, eh.