Si prenda, a mo' di esempio recente, la "consigliera" del PDL toscano Clarissa Lombardi. Oggi, sulla sua pagina "Facebook", la signora o signorina si è sentita in dovere di pubblicare certe sue esternazioni. Allora, stando così le cose, secondo me non è più tempo né di "civili risposte", né di altro. Il livello di guardia con la gente tipo la signora o signorina Lombardi è stato ampiamente superato. Le venga una buona volta restituita la merda che rappresenta e che spande.
Mi complimento quindi con gli sconosciuti, rom o non rom, che le hanno fregato la borsa. E capirai! La signora o signorina fa parte di un'autentica associazione a delinquere, che in questi ultimi anni ha depredato tutto ciò che c'era da depredare, in termini economici e sociali, in termini di risorse e di coscienze. Il suo "capogruppo regionale", Alberto Magnolfi, dice che quello della Lombardi "non è il nostro modo di pensare né il nostro modo di esprimersi"? Volendo, questo qui è ancor più bugiardo e vomitevole della Lombardi. Sì, invece questo è proprio il vostro modo di pensare e di esprimervi. Quello che avete fatto di tutto per generalizzare. Quello che affidate ai vostri schifosi giornali e alle televisioni del vostro padrone, ignobili servi. E' il modo di pensare dei vostri puttanieri, delle vostre puttane, dei vostri pretonzoli, dei vostri nani, delle vostre ballerine e di tutto il vostro "popolo" di vermi.
Non è più ora di indulgenze, di sorrisi sdegnosi, di "tirarsi fuori" sia a base di inutili eleganze, sia di passati, passatini e passatoni. Bisognerebbe decidere, a mio avviso, se vogliamo o meno avere uno straccio di futuro senza macerarsi in "disillusioni" cretine, oppure in distruttività (personali e collettive) che sto sempre di più trovando un comodissimo mezzo per farsi sempre e comunque gli affaracci propri, e senza ammettere critiche. A forza di "tutto merda sempre e comunque", la merda ha avanzato indisturbata. A questi qui piace così tanto vivere nella merda, senza nemmeno più provare a fare qualcosa? Padronissimi. A me invece non piace affatto. Bisognerà che lo dica molto chiaro. Nell'attesa che nostra patria sia il mondo intero (cosa che, peraltro, mi appartiene nel profondo che ho cercato di vivere e di applicare ben di più di tanti anarchichelli da strapazzo, e tanto più da strapazzo quanto più esteriormente "duri e puri"), nell'attesa di distruggere stato e sistema (cosa che non si fa in quindici), allora vorrei che nel posto dove sono nato e dove vivo, che non è di per sé più o meno merdoso di altri, ci fosse un po' meno di merda. E mi metto in gioco. Senza crearmi "miti" a base di cose che non mi attengono. Né a base di orienti, di occidenti, di impressioni falsate dall'idea che altrove sia sempre e comunque meglio.
E, allora, e allora come fu una volta, via la merda dall'Italia. Fuori dai coglioni il "Partito delle Libertà", le sue consigliere razziste, i loro caporioni ladri, i loro "degradi" e le loro "sicurezze", il loro merdaio. Questi devono essere cacciati via. Ho constatato che, ultimamente, si ha quasi paura nel dirlo. Si ha paura di essere fatti oggetto di scherno e sarcasmo, e dell'augusta sufficienza di quelli che "Berlusconi e il berlusconismo non è il vero problema". Sicuramente; ma, intanto, quel che si ha sotto gli occhi esiste. Lo si tocca. Lo si vede. Lo si sente salendo le scale di una questura. Lo toccano, vedono e sentono all'Aquila, a Rosarno, dovunque. Lo tocchiamo, vediamo e sentiamo sulla nostra pelle, anche se scappiamo via; e ci fa stare malissimo, anche se facciamo gli indifferenti e i "superiori". Ci fa stare schifosamente anche se ce ne andiamo agli antipodi. Ci farebbe stare orribilmente anche se ce ne andassimo su un altro pianeta.
Il Partito dei Luridi non sarà l'unico resposabile di tutto questo, ma intanto sarebbe meglio sbarazzarcene. Sennò, dai, continuiamo a dire che questo è un paese di merda mentre la merda ci seppellisce. E invece dovremmo essere noi a cambiare, e a ricominciare a seppellire di merda quegli altri. Anche la schifosa fascista razzista pratese "consigliera".