giovedì 5 aprile 2012

Chissà


Chissà se è Giuseppe Verdi quello che tamburella
coi pugni sui coperchi della sua bancarella.



Non lo sapremo mai. La via dei genitori
col camion fa i mercati, non i conservatori.



Chissà se è Anna Magnani la ragazzina in pianto
che conta i suoi peccati con il ragazzo accanto.



Non lo sapremo mai. Ben presto avrà uno straccio
per non stracciarsi il cuore, nel petto un po' di ghiaccio.



Chissà se poi è De André l'ubriaco che fischietta
al cesso in discoteca, mentre i compagni han fretta.



Non lo sapremo mai. Nella sua compagnia
si va spesso a ballare, non si fa mai poesia.



Chissà se poi è Van Gogh quel tizio che graffitta
sul muro qui di sotto con la sua bomboletta.



Non lo sapremo mai. Ha già un posto sicuro,
e il sindaco farà sbiancare anche quel muro.



Chissà se è Che Guevara quello che volantina
davanti alla sua scuola nel freddo ogni mattina.



Non lo sapremo mai. Già preme la famiglia
che dia una mano al bar, fottuta la guerriglia.



Chissà se poi è Gesù quello che hanno beccato
mentre stava rubando in un supermercato.



Non lo sapremo mai. Povere foglie morte,
per un dio di successo milioni fan da corte.



Allain Leprest (1954-2011).

La canzone s'intitola, nell'originale francese, C'est peut-être.


E' stata adattata in lingua italiana da Alessio Lega.


Qui Alessio la interpreta con Guido Baldoni alla fisarmonica.
Guido Baldoni è il figlio di Enzo Baldoni.

Allain Leprest lo conoscevano in pochi in Francia, figurarsi in Italia.
Si è suicidato il 15 agosto 2011.