martedì 3 aprile 2012

Un libro di bordo


Un blog se n'è andato via. Diciamo per la seconda volta, vai. Ora userò una parola buffa: la prima volta mi ero "attivato". Mi dispiaceva non leggere più di quella persona, delle sue cose, delle sue vicende, del suo tutto e del suo niente; così avevo provato a dire qualcosa. Il blog era tornato, seppure del tutto nuovo; quello vecchio era stato definitivamente rimosso. Non so se, poi, nella cosa avevo davvero avuto una qualche parte; non era importante, in definitiva. Ora anche l'altro blog è stato eliminato; e non dirò più niente. Mi dispiace, certo, come quell'altra volta. In quel blog si erano riformate cose, vicende, il tutto e il niente. Spero, naturalmente, che dietro non ci sia qualcosa di grave; ma se ho disturbato il primo silenzio, non ritengo opportuno disturbare il secondo. Le decisioni altrui possono addolorare, ma chiedono di essere rispettate e basta; è un principio, tra le altre cose, che risparmierebbe la vita di parecchie persone, soprattutto donne.

Ma qui, certo, si sta parlando soltanto di un blog. Un blog non è altro che un diario personale, e del resto il suo nome contiene la denominazione del "libro di bordo" (log). Ecco, sí, un libro di bordo. Il resoconto della nostra navigazione messo a disposizione di chiunque; e la navigazione, a un certo punto, finisce. Con l'arrivo in un porto, con un naufragio, con lo sbarco definitivo a terra. Debbo dire che amo parecchio leggere le rotte altrui, di chi conosco e di chi non conosco. Persino di quelli che non sopporto o addirittura odio. Da un giorno all'altro, senza nessuna avvisaglia; o forse, chissà, la mia mancata appartenenza al magico mondo dei social networks mi ha impedito di venirne a conoscenza perché, magari, l'interessato ne aveva parlato. Ma se domani chiudesse anche il blog del mio peggior nemico, o di qualcuno che vorrei vedere malmorto, proverei le stesse cose. Sarei privato di una rotta che, volente o nolente, ha incrociato e continua a incrociare la mia. Sarei privato di storie, di musiche, di esperienze. Sarei privato di percezioni differenti dalla mia. Sarei privato di conoscenze e rabbie. Sarei, comunque la si voglia mettere, diminuito.

Bene. Da oggi sono diminuito. Ovviamente parlo in prima persona, perché non posso fare altro. Non cercherò "informazioni" né niente; ultimamente sono sempre più convinto che le informazioni debbano, casomai, venire a cercarmi e per vie nemmeno troppo comode. Se ci tengono davvero a trovarmi, si diano da fare. Silenzio e basta; serberò dei precisi ricordi di quel navigare che è terminato, o che si è interrotto. Poi, chissà, sto scrivendo del niente perché ci può essere sempre stato un errore tecnico; la piattaforma Blogger non sarebbe nuova a simili lacchezzi. Fra tre ore, magari, il blog di cui sto parlando ricompare; o forse no. Comunque sia, sono cose che avevo voglia di dire. Valgono per tutti coloro che compaiono coi loro libri di bordo nel mio. Valgono anche per qualcuno che non vi compare. Io non credo nelle "inesistenze", per il semplicissimo motivo che le inesistenze...non esistono.

Comunque sia andata o vada, spero che la persona che teneva quel blog, se mi legge, stia bene e in salute; particolarmente a quest'ultima cosa sono, per forza di cose, parecchio sensibile. Il resto, se lo immagini pure come più gli aggrada, oppure non se lo immagini affatto se preferisce così. Sappia solo che leggere progressivamente di lui e del suo essere mi ha suscitato, sempre, molte cose. Sappia che non sempre sono stato d'accordo con lui, così come lui non sarà stato sempre d'accordo con me; ma, del resto, entrambi lo sappiamo già benissimo. Sappia che da qualche parte, prima o poi, ci si rivedrà. Più in là non posso e non voglio andare. Buona fortuna e grazie.

Però, un'ultima cosa. Per quel che mi riguarda, il link a quel blog rimane dov'è. Passerà il tempo, ci sarà prima o poi scritto "ultimo aggiornamento 8 anni fa", ma rimane là. Mi sarà permesso questo piccolo omaggio. Per me, la navigazione invece continua; ha rischiato di interrompersi già una volta, e non con la rimozione del blog ma direttamente del blogger. Mi piace 'sto mare di merda, e bisognerà pur tenere un libro di bordo dopo che si è rischiato di essere inghiottiti dal Maelström.