venerdì 27 aprile 2012

Skanditschentum und Rassenhasse. Beiträge zur Theorie der wissenschaftlichen Gherikunde.


La foto sopra ritrae, in anni sicuramente più verdi, un curioso personaggio che forma l'oggetto di questo serissimo articolo scientifico (il quale, essendo tale, è stato vergato dapprima in lingua tedesca e poi adattato in italiano; ho voluto però mantenere il titolo originale per dare un'idea).

Inizio col dire che il personaggio in questione, che svolgeva -come si può ben vedere dall'immagine, l'attività di disc-jockey in discoteche ed altri locali consimilari- è per me titolare di un autentico mistero. Non discuto l'usanza, per chiunque svolga un'attività passibile di sviluppare una generica notorietà (da quella puramente locale fino a quella universale), di scegliersi uno pseudonimo (nome d'arte, nom de plume ecc.), che ha un po' la funzione del "marchio di fabbrica". Se il signor Gianfranco Corsi ha voluto essere noto come Franco Zeffirelli, oppure la signora Maria Ilva Biolcati come Milva, oppure ancora Mr Robert Allen Zimmerman come Bob Dylan, si tratta di procedimenti consueti, accettabili e dotati di loro precise logiche. Mettiamo però che al sottoscritto venga l'idea, per redigere questo blog, di scegliersi uno pseudonimo: certamente non gli salterebbe mai in testa l'idea di fabbricarlo invertendo il nome e il cognome. In pratica: invece di Riccardo Venturi, scrivere come Venturi Riccardo. Orbene, il signore nella foto si chiama Guido Gheri. Ed è noto come Gheri Guido. Tutto questo, sinceramente, mi sfugge. Non discuto il diritto del sig. Gheri a invertirsi tutto ciò che vuole, ma rimango perplesso.

Il sig. Guido Gheri, anzi Gheri Guido, è di Scandicci. Scandicci è un grosso centro dell'hinterland fiorentino, peraltro molto vicino a dove abito. Fino agli anni '20 o '30 si chiamava Casellina e Torri; poi è stato inscandicciato per motivi che non conosco e che saranno sicuramente spiegati a dovere su Wikipedia. Scandicci è noto a livello nazionale, purtroppo, per le tristi (anzi terribili) vicende del Mostro di Firenze, da alcuni definito Mostro di Scandicci non senza qualche ragione: il misterioso killer delle coppiette ha colpito infatti più volte in quel comune. Scandicci ha dato poi i natali a un parlamentare grasso e, appunto, a Gheri Guido. Credo siano pure abbastanza amici e sodali. Si tratta, storicamente, di un comune di sinistra perché in Toscana 'e s'è tutti di sinistra più o meno; Gheri Guido e il parlamentare obeso sono invece di destra. E su questo non c'è nient'altro da dire, perché la cosa afferisce alla libertà delle opinioni che forma il fvlcro della nostra δημοκρατία, termine greco che si rende in scandiccese con potere a i' pòpholo.

Gheri Guido, dopo avere espletato con successo l'attività di disc-jockey, ha fondato un'emittente radiofonica. Si chiama Radio Studio 54, e non so esattamente se quel "54" derivi dalla frequenza in megahertz, o chilocicli, o chissà che altro; dal numero civico della strada onde ha sede; oppure dal peso in chilogrammi del titolare. Radio Studio 54 esiste da un bel po' di tempo, e viste le idee politiche propalate da Gheri Guido, viene generalmente etichettata come radio di destra. Il suo palinsesto, però, non si distingue agevolmente da altre emittenti della zona etichettate in modo diverso, essendo basato fondamentalmente (come le altre) su:

1. Megatoni di pubblicità, che ovviamente permette l'esistenza eccetera;
2. Tonnellate di musica, generalmente di merda;
3. I' notizziàrio lohale, a varie ore;
4. Quintali di pallone, che va dall'ovvia Fiorentina fino alle squadrette delle frazioni, con resoconti dell'avvicente derby Triozzi-Sangiustese;
5. Attualità polìtiha e sociale.

Su quest'ultimo punto, Gheri Guido ha costruito le proprie fortune iscritte pienamente nell'alveo della Skanditschentum. In pratica, dai microfoni della sua Radio Studio 54 è diventato, a Firenze e dintorni, la voce della destra. Gli originali ingredienti sono stati: degrado, sihurezza, estrahomunitàri, delinguenza, crònaha, 'nterviste, la parola agli ascortathòri (le telefonate in diretta, insomma). Mi direte: ma scusa, questi sono sono anche gli stessi ingredienti delle attuali radio di sinistra? E dove sta la differenza? Non ho nulla da controbattere. Però Gheri Guido, come dire, ci ha messo uno stile "tutto suo", frutto evidente di precisi e rigorosi studi effettuati presso la discotèha Da Guartièro di S. Colombano a Settimo e d'i' bàrre I' ghepardo Viola di via della Pace Mondiale. E il successo lohale è stato forgorànte, madonna su' i' ciùho. Ben presto, Gheri Guido ha diviso Scandicci; finalmente un campione làvve e òrdere nella rossa cittadina. Un punto di riferimento, e non solo per gli scandiccesi; ad esempio, anche numerosi tassisti fiorentini lo hanno eletto a proprio eroe, sintonizzando fisse le radio di bordo sulla storica emittente.

Fatto sta che, ad un certo punto, l'ingresso in polìtiha di Gheri Guido è stato naturale. Φύσει. Ma uno come lui, che s'è fatto tutto da solo, non poteva certo accontentarsi di un partito istituzionale, sia pur corrispondende alla sua vertansciàunghe. No. Ha fondato la lista civica; e siccome la su' specialità in radio è sempre staha quella di fa' parlà i cittadini 'he si lamentano de' negri 'he pisciano su' muri, delle vecchine scippate da' delinguenti (ma ne scippassero un po' di più de 'ste befane, aggiungo io; oggi sono politihàlli scorrett), delle porverière 'he so' diventahi i 'huartieri, della paura, d'i' degràdo, dell'insihurezza, d' i' pallone e de' cinesi a Prào, la sua lista l'ha chiamata esattamente: Bòce a i' pòpholo. Ora, naturalmente, la sua denominazione è in italiano corrente; però preferisco renderla come effettivamente viene pronunziata da queste parti, perché 'e bisogna dà bòce a i' pòpholo, iohàne, e ascortà' icché 'e cià daddì' e tutti i probrèmi della gente reale stufa de' partìhi, de' negri 'he ci rubano i' laòro, degli zìngani 'he ci rubano l'aipòdde e ci rapìscano i bimbi, e tutto i'resto. Perché qui 'e s'è di sinistra, però la sinistra 'e unn'ha sapùho 'nterpretà (e io invece dico che lo ha fatto alla perfezione, perché in linea di massima i' sinistro toscano l'ha sempre pensata esattamente come il destro Gheri Guido, organizzando magari anche parecchie fiaccolatone anti-Rom dalle "case del popolo" o dai circoli dedicati a i' partigiano). 

Insomma, con la sua Boce a i' Pòpholo, Gheri Guido è riuscito addirittura a farsi eleggere in consiglio comunale a Scandicci. Carica che ricopre tuttora. Ad esempio, se putacaso 'e vu' fòssite fidanzàhi e vu' decidèssite di sposàvvegnene a Scandicci, 'e vi potrebbe sposà Gheri Guido. Sappiatelo. Una marcia inarrestabile, contro la quale a nulla sono valsi, ad esempio, gruppi Facebook intitolati "Odio Gheri Guido". Se qualcuno di voi mi trova un qualsiasi gruppo Facebook che abbia avuto qualche risultato pratico, mi faccia un fìstio. Portano anche sculo, secondo me: ogni qual volta se ne fabbrica uno per ritrovare una persona scomparsa, dopo due giorni essa viene ritrovata morta. Ci avete mai fatto caso?

Inarrestabile? Tsk tsk. Saltiamo all'oggi.

Sembra che ieri, i Regi Carabinieri si siano presentati alla sede di Radio Studio 54 muniti di un'ordinanza di Sequestro preventivo firmata dalla procuratrice di Karlsruhe Firenze, Christine von Borries e da un provvedimento esecutivo firmato dal GIP Angelo Pezzuti. Motivazioni delle ordinanze: diffamazione e incitamento all'odio razziale. Madonnarbùio. Passi per la diffamazione; ma l'incitamento all'odio razziale? E che siamo, a Scandicci o a Mississippi Bàrningh? Eppure ce n'è stato abbastanza per chiudere Radio Studio 54, storica emittente, e cancellarla dall'etere. Sigilli. Spranghe. Lucchetti. Cingomma nelle serrature. 'Gnihosa. All'improvviso, i tassisti e i' pòpholo 'e si so' ritrovahi privi della su' bòce; e Gheri Guido (assieme a un suo collaboratore), pure indagato dalla magistratura (e non con accuse di poco conto, debbo dire; tanto più che i reati contestati sono avvenuti a mezzo etere, quindi con un mezzo di pubblica e larga diffusione).

Ma che è avvenuto esattamente?
Lo si può leggere, ad esempio, da Repubblica (giornale che si distingue spesso per analoghe istigazioni, ma che è progressista e di sinistra), dalla quale riprendo l'intera notiziuola (con tanto di classico refuso nel titolo):

DIFFAMAZIONE E ODIO RAZZIALE
SEQUESTRARA RADIO STUDIO 54

I carabinieri hanno denunciato il titolare Ghido Gheri e il suo collaboratore Salvatore Buono. Hanno preso di mira un esperto i nsicurezza del lavoro e hanno continuato a bersagliarlo anche dopo una prima denuncia. Molte le frasi contro rom e immigrati in genere.

I Carabinieri di Scandicci hanno sequestrato le apparecchiature di trasmissione di Radio Studio 54, l’emittente creata da Guido Gheri, più noto come Gheri Guido, consigliere comunale a Scandicci per la lista civica Voce al popolo. Guido Gheri e il suo collaboratore Salvatore Buono sono accusati di diffamazione aggravata nei confronti di un esperto in sicurezza del lavoro, bersagliato via radio con gli epiteti più brucianti, e di istigazione all’odio razziale.

In gennaio Gheri e Buono avevano ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini per diffamazione ma, secondo le accuse, avevano continuato a ingiuriare per radio il loro bersaglio, ribattezzato Mistersicurezza. Per questo il pm Christine von Borries ha chiesto il sequestro preventivo della radio e il gip Angelo Antonio Pezzuti lo ha disposto. Riguardo all’odio razziale, Gheri e Buono sono accusati di aver pronunciato alla radio, nei primi mesi del 2011, frasi incendiarie contro gli extracomunitari. Sui rom: "Noi non si può accettare di avere per le strade questa gente che campa solo andando a rubare". Sugli immigrati: "Gli anni Sessanta erano un periodo bello. Non eravamo invasi da tutti questi clandestini extracomunitari. C’è stato un aumento impressionante di cose brutte da quando questi signori della sinistra hanno fatto arrivare cani e porci". Sui senegalesi che vendono oggetti nel parcheggio di Careggi: "Una bella scarica di legnate da una squadra del Calcio Storico". Sui tunisini fuggiti dalla guerra civile: "Abbiamo sul territorio moltissimi di questi tunisini scappati dalle galere. Confermo: questa m... e questa c... è arrivata in Italia".

Ora, non è possibile nutrire alcun dubbio (lasciando perdere la diffamazione dei confronti di "Mistersicurezza") che questa sia, effettivamente, la bòce d' i' pòpholo. Tutto si potrà dire di Gheri Guido, fuorché non abbia tenuto fede a quel che propugna. Ha dato la voce al popolo. Compreso sui senegalesi che vendono oggetti, per i quali ha proposto una vera e propria spedizione punitiva. Ma cosa mi viene a mente al riguardo...? O non c'è davvero stata, a Firenze, una spedizione punitiva nei confronti dei senegalesi....? O dov'è successa, che non me ne ricordo...? In una piazza....come si chiamava....piazza Slovenia...piazza Istria...ah no, ecco! Piazza Dalmazia

Tant'è vero, che il Gheri Guido e la sua radio hanno immediatamente incassato la solidarietà di alcuni diretti interessati alla cosa; non i calcianti storici, bensì, udite udite, quelli di Casapound. Chi meglio di loro può esprimere solidarietà? Insomma, perdiana, il Gheri Guido chiama alla spedizione contro i senegalesi, e Casapound provvede in maniera assai efficace; e non con una scarica di legnate, ma direttamente con una scarica di revolverate.

Si noti, peraltro, che nel suo comunicato di solidarietà a Gheri Guido, autèntiha bòce libera, i casalinghi di Elsa Pound hanno adoperato lo stesso procedimento sperimentato col Casseri Gianluca (qui, ora, si metterà sempre il cognome prima del nome): invocare la responsabilità personale rifiutando categoricamente quella politica. L'incitamento all'odio razziale, del resto, non è prerogativa esclusiva di Casapound o del Gheri Guido; è una responsabilità collettiva e generale di tutti i mezzi di "informazione" italiani e delle parti "politiche" cui fanno riferimento. Con le stesse motivazioni espresse dalla magistratura per chiudere una radiolina di Scandicci, si potrebbero agevolmente chiudere, che so io, Libero e Il Giornale. Oppure si potrebbe chiudere anche Repubblica, tranquillamente: ve la ricordate la "lettera del sig. Poverini"? Si potrebbe chiudere quel razzista schifoso di genovese, Beppe Grillo (e m'importasega se fa pure il "NO TAV"); si potrebbe chiudere mezzo Partito Democratico, tipo quella famosa sezione di Ponticelli che fece affiggere un certo manifesto sui muri della zona dopo il pogrom al campo Rom in seguito al finto "rapimento della bambina"; si potrebbe chiudere la Juventus Fùtboll Clèb, i cui tifosi sono stati autori di analogo pogrom a Torino in occasione di uno stupro inventato; si potrebbero chiudere fior di parlamentari di tutti gli schieramenti, che con le loro sicurezze hanno trasformato questo paese in un lager; si potrebbe chiudere il compagno Enrico Rossi, governatore di sinistra della Regione Toscana e fervido sostenitore dei CIE; si potrebbe chiudere il sindaco sgomberatore Matteo Renzi, per incitamento all'odio razziale nei cartelli "attenti agli abusivi" del Mercato di San Lorenzo, raffiguranti per l'appunto dei senegalesi; si potrebbe chiudere La Ladrònia, quotidiano della Lega in oro massiccio e platino Nord; si potrebbero chiudere parecchie cose.

Invece si chiude soltanto la radiolina del Gheri Guido, perfetto rappresentante, al tempo stesso, della Skanditschentum e della cosiddetta "italianità". Questa Theorie der Gherikunde è in realtà una Theorie des Italienertums; però è toccato a lui. Tranquilli; tornerà presto, Radio Studio 54, e tornerà alla svelta anche la Bòce d' i' Pòpholo. E torneranno anche i senegalesi stecchiti nei mercatini, con relative ondatone emozionali. Poi basterà sintonizzarsi sulla frequenza giusta: quella dell'odio a buon mercato. Quella dell'odio che produce. Quella del terrorismo. E' questo il terrorismo, quello vero. Capillare. Però se ne accorgono, ogni tanto, soltanto per una radiolina del cazzo guidata da un ex disc-jockey.