martedì 15 maggio 2007
A mo' di avvertenza
Ho un pessimo rapporto coi blog. Con questo, ne ho aperti quattro. Probabilmente, stavolta, non lo dirò assolutamente a nessuno, me lo terrò veramente come un modo per sbloggare me stesso. Così come esiste una precisa intenzione: quella di riservare questo spazio alle storie che ho già raccontato, sparse per la rete, e per altre che mi verrà da scrivere qua e là. Tutto qui: questo e basta.
Chi ci capitasse per caso non si aspetti aggiornamenti regolari, se per caso quel che vi è scritto gli interessasse seppur minimamente. Non mi attiene neppure per striscio la retorica dei venticinque lettori, che a suo tempo fu inventata da un tizio che sapeva perfettamente di averne un bel po' di più, di lettori. Si tratta di un contenitore nato, almeno in linea di massima, con uno scopo: quello di rimettere insieme un po' di cose e, probabilmente, di collegarle ad altre.
Non c'è molto altro da dire, e non sono bravo nel fare presentazioni. Il titolo è rivolto a me stesso; se a qualcuno però venisse la curiosità di sapere come si legge la parte in greco, lo dico stavolta ma non lo ripeterò mai più: Ekblóggethi Seautón. E' un'invenzione linguistica modellata sul famoso Gnôthi Seautón ("conosci te stesso"); insomma, fondamentalmente, si tratta di una bischerata che, oltretutto, poco ha a che fare con quello che sarà il contenuto principale del blog.
Ma oramai il titolo gliel'ho dato...e poi, forse, il titolo migliore è quello che porta fuori strada.
Chi ci capitasse per caso non si aspetti aggiornamenti regolari, se per caso quel che vi è scritto gli interessasse seppur minimamente. Non mi attiene neppure per striscio la retorica dei venticinque lettori, che a suo tempo fu inventata da un tizio che sapeva perfettamente di averne un bel po' di più, di lettori. Si tratta di un contenitore nato, almeno in linea di massima, con uno scopo: quello di rimettere insieme un po' di cose e, probabilmente, di collegarle ad altre.
Non c'è molto altro da dire, e non sono bravo nel fare presentazioni. Il titolo è rivolto a me stesso; se a qualcuno però venisse la curiosità di sapere come si legge la parte in greco, lo dico stavolta ma non lo ripeterò mai più: Ekblóggethi Seautón. E' un'invenzione linguistica modellata sul famoso Gnôthi Seautón ("conosci te stesso"); insomma, fondamentalmente, si tratta di una bischerata che, oltretutto, poco ha a che fare con quello che sarà il contenuto principale del blog.
Ma oramai il titolo gliel'ho dato...e poi, forse, il titolo migliore è quello che porta fuori strada.
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3 commenti:
come vedi, non è stato così difficile, anche se non mi avevi linkato! :-)
salud
-
-- Franco Senia --
http://francosenia.blogspot.com/
http://picasaweb.google.com/francosenia
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" Ci fu una generazione che volle rispondere a tutto.
Allora gli chiesero e dovette rispondere di tutto."
- Erri De Luca, Aceto, Arcobaleno -
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Eccome che ti ho linkato! :-))
Un abbraccio!
E' vero. :-)
Ah, un piccolo consiglio...
Fossi in te, per l'ordine dei post metterei in cima i più recenti, di modo che se uno va sul blog si vede subito l'ultima cosa postata...
Poi, ovviamente, fa' come ti pare. :-)
un abbraccio
f.
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