La squadra si chiama Ferroviário Atlético Clube; è una delle squadre della città di Fortaleza, in Brasile. In Brasile non esiste un campionato nazionale, ma tutta una serie di campionati dei vari stati; il Ferrão gioca in quello del Ceará, e lo ha vinto nove volte. La maglia è rossonera, e il suo simbolo è uno squalo, il Tubarão, per cui ogni tifoso viene detto Tubarão da barra (squalo della rotaia).
Da oggi, pur restando fedele alla Fiorentina in Italia, mi metto a fare un tifo sfegatato, in Brasile, per il Ferroviário. E' stato fondato, sembra, in questo modo: Nel 1933 la RVC, le ferrovie dello stato del Ceará, imposero ai propri operai di fare i turni di notte per la riparazione di locomotive, carri merci e vagoni nell'officina di Urubu. Gli operai più giovani che abitavano lontano non potevano tornare a casa tra i due turni di quell'alienante giornata di lavoro; per passare il tempo si misero a giocare a calcio, formando due squadre che presero nome dalle piante che erano state strappate a mano per fare un campo di gioco: "Matapasto" e "Jurubeba".
E furono anni di lotte durissime, di scioperi, di repressione, di lavoro massacrante. E di calcio nel mezzo. Le due squadre si unificarono formando un club unico che prese il nome di "Ferroviário"; e così ancora si chiama. Una squadra proletaria, così come proletari e operai sono tuttora i suoi tifosi. E' bene andare a vedere il sito del gruppo ultras Resistência Coral per rendersene conto; nei "Textos" si possono trovare articoli come Futebol e Anarquia, che fanno capire perfettamente perché la maglia della squadra sia rossa e nera; e anche foto come quella qui riportata. Che dice: "Né guerra fra le tifoserie, né pace fra le classi". Uno striscione che i torcedores del Ferroviário portano a ogni partita, a giudicare anche dalle altre foto.
Tra gli inni del Ferroviário, c'è persino A las barricadas. In una "versione modificata", o adattata, cantata ovviamente in portoghese e non in spagnolo:
Nosso time em campo dá orgulho de ver
Ainda que nos espere a vitória ou a derrota
apoiar o Ferrão é o nosso dever
O bem mais precioso é o Ferroviário
temos que defendê-lo com fé e valor
Ergue a bandeira do Ferroviário
que o triunfo virá logo depois
Ergue a bandeira revolucionária
que o triunfo virá logo depois
De pé operários à batalha
temos que derrotar a reação
Às arquibancadas, às arquibancadas
pelo triunfo do nosso Ferrão
Às barricadas às barricadas
pelo triunfo da revolução!
3 commenti:
Un'informazione:
a parte questa versione-futebol, esiste una versione portoghese/o brasiliana di A las Barricadas, o Warschawjanka che dir si voglia ?
Grazie per la eventuale risposta. E' la prima volta che mando un commento ma seguo tutti i giorni il blog, è tempo speso parecchie volte meglio che leggere un qualsiasi quotidiano. Saluti
Aldo
Prima di tutto, Aldo, grazie per il tuo commento e per le tue parole; te lo volevo dire, ecco. Poi, ecco anche la versione "ufficiale" di "A las barricadas" in portoghese, direttamente dal "Cancioneiro Anarquista":
Às barricadas
Negras tormentas agitam os ares
nuvens escuras nos impedem ver.
Ainda que esperemos a dor e a morte
contra o inimigo nos chama o dever.
O bem mais precioso é a liberdade
há que defendê-la com fé e valor.
Alça a bandeira revolucionária
que levará o povo à emancipação.
Alça a bandeira revolucionária
que levará o povo à emancipação.
De pé trabalhadores para a batalha
há que derrotar a reação.
Às barricadas, às barricadas,
pelo triunfo e glória da Revolução!
Às barricadas, às barricadas,
pelo triunfo e glória da Revolução!
Saluti ancora e...obrigado!
Ringrazio vivamente per Las barricadas in portoghese e continuo a leggere. La storia elbana è splendida come tutte quelle che l'hanno preceduta. Non essendoci più i cortili e i giardini in cui queste storie si ascoltavano da bimbi, meno male che almeno ci sono i blog. Un saluto cordiale e alla prossima.
Aldo
Posta un commento