La Rete Asociale di Riccardo Venturi. Il blog sotterraneo di uno che sta in un sottosuolo con un gatto. "Da cose a caso sparse la struttura bellissima del cosmo." (Eraclito)
giovedì 31 maggio 2012
A yemma a kem-ǧǧeɣ
A me, devo dirlo, Bella ciao non è mai piaciuta granché. E' il canto fatto apposta per mettere d'accordo, lo si potrebbe chiamare il primo "inno della coesione". Inoltre, durante la guerra partigiana non veniva cantato affatto dai partigiani, che avevano in bocca ben altre cose ("Fischia il vento", in primis; ma anche "Insorgiamo", "Il bersagliere ha cento penne" ed altri). Però, almeno in una versione mi piace. E parecchio. Solo che non è cantata in italiano, ma in cabilo. O meglio: le prime due strofe sono cantate in italiano, e poi il resto in cabilo.
Il cabilo è un linguaggio berbero. Storicamente, la denominazione di "berbero" ha la stessa origine di "barbaro": significa, in pratica, "estraneo, incomprensibile". I dialetti berberi non sono arabi, e sono assai precedenti all'espansione araba nel Nordafrica. Addirittura, i romanisti (intesi come "studiosi delle lingue neolatine", non i tifosi della Roma) pregiano i dialetti berberi perché hanno mantenuto alcuni prestiti latini antichissimi, persi del tutto nelle lingue moderne (la stessa cosa accade, in misura anche maggiore, nel basco, o euskara). Ad esempio, il latino siliqua ("fava", "baccello") è passato nel berbero thasliuγa, con lo stesso significato (tha- è un prefisso che indica il genere femminile, quindi il confronto deve essere fatto col secondo elemento). Così ancora cicer "cece" ha dato in berbero akîker (o ikîker); porrigo "tigna; forfora", sconosciuto nel dominio linguistico romanzo, ha dato tfûriγ, e così via. Come si vede, non si tratta certamente di lessico "elevato": si tratta di prestiti del tutto inerenti alla civiltà contadina, risalenti all'epoca dell'Africa romana.
Il berbero non si scrive con l'alfabeto arabo. O meglio: lo si può fare, anche perché in generale i berberi (cabili e di altre componenti) sono fedeli musulmani e, in massima parte, conoscono l'arabo. Ma, adesso, lo si scrive con un alfabeto latino modificato (integrato, cioè, con diacritici ed alcune lettere greche). Oppure con l'alfabeto tifinaγ, usato perlopiù dai Tuareg. I Tuareg sono un popolo berbero. L'alfabeto tifinaγ è autoctono e non ha relazione con nessun altro al mondo.
Bella ciao in cabilo l'ha tradotta, e la canta, Ferhat Mehenni. Se state leggendo questo post, vi suggerisco di dare almeno un'occhiata all'articolo Wikipedia lincato (ho deciso di non scrivere più "lincare" con la "k" perché le "k" mi hanno rotto i coglioni).
Il 19 giugno 2004 il figlio di Ferhat Mehenni, Ameziane, è stato assassinato a Parigi. Accoltellato per strada. Se avete letto l'articolo Wikipedia, non vi stupirete del fatto che i suoi assassini non sono mai stati trovati, e che il caso è stato rapidamente archiviato.
Al funerale di suo figlio, Ferhat Mehenni ha cantato la sua versione cabila di "Bella Ciao". La quale è un po' diversa da quella italiana. Sia come testo, sia come spirito. Per essere ancora più chiaro, non è la stessa cosa sentirla in cabilo da un combattente che onora suo figlio ucciso, e sentirla ad esempio da Walter Veltroni.
Fa così:
Ṣṣbeḥ mi d-nekker igenni yexṣeṛ
A yemma a kem-ǧǧeɣ
a kem-ǧǧeɣ a kem-ǧǧeɣ
Ṣṣbeḥ mi d-nekker igenni yexṣeṛ
Aɛdaw yeṛẓa-yaɣ-d tawwurt
A wid t-iqublen ad edduɣ yid-wen
A yemma a kem-ǧǧeɣ
a kem-ǧǧeɣ a kem-ǧǧeɣ
A wid t-yettnaɣen ad edduɣ yid-wen
Ula d nek ad mmteɣ f tmurt
Ma ɣliɣ ttlaḥqeɣ d argaz ara mmteɣ
A yemma a kem-ǧǧeɣ
a kem-ǧǧeɣ a kem-ǧǧeɣ
Ma ɣliɣ ttlaḥqeɣ d argaz ara mmteɣ
Mḍelt-iyi ger yizmawen
Tamṭelt imennaɣ di taddart-nneɣ
A yemma a kem-ǧǧeɣ
a kem-ǧǧeɣ a kem-ǧǧeɣ
Tamṭelt imennaɣ di taddart-nneɣ
Ijeǧǧigen a yi-ttarran tili
Imessebriden m’ aa ttɛaddayen
A yemma a kem-ǧǧeɣ
a kem-ǧǧeɣ a kem-ǧǧeɣ
Imessebriden m’ aa tttɛaddayen
A sen ttakeɣ udem laɛli
Dɣa a s-qqaren wi d ijeǧǧigen
A yemma a kem-ǧǧeɣ
a kem-ǧǧeɣ a kem-ǧǧeɣ
Dɣa a s-qqaren wi d ijeǧǧigen
N win yeɣlin ɣef tlelli.
In italiano sarebbe:
Una mattina mi son svegliato, il cielo si è oscurato
Mamma addio, addio, addio
Una mattina mi son svegliato, il cielo si è oscurato
Il nemico ci ha sfondato la porta
O voi che gli resistete, io verrò con voi
Mamma addio, addio, addio
O voi che lo combattete, io verrò con voi
Anch’io morrò per la patria
Se cadrò colpito, morrò da uomo
Mamma addio, addio, addio
Se cadrò colpito, morrò da uomo
Seppellitemi tra gli eroi
La sepoltura dei combattenti sarà nel nostro paese
Mamma addio, addio, addio
La sepoltura dei combattenti sarà nel nostro paese
E i fiori mi faranno ombra.
Ed ai viandanti, quando passeranno
Mamma addio, addio, addio
Ed ai viandanti quando passeranno
Presenterò un viso gentile
Allora diranno: questi sono i fiori
Mamma addio, addio, addio
Allora diranno : questi sono i fiori
Di chi è morto per la libertà.
Mi piacerebbe, una volta o l'altra, cantarla così quando mi troverò in mezzo a qualcosa. Oppure che la imparasse a cantare la Fiore. Purtroppo, temo che ad entrambi ci si annoderebbe la lingua.
"Non ho potuto fare granché, a parte inculcargli qualche sano principio sulla pratica assidua dell'anarchia"." Armand Vandoosler "il Vecchio", per tramite di Fred Vargas.
"Quant'è vero che una discesa vista dal basso somiglia tanto a una salita." Dai "Pensieri di Pippo" .
"L'ottimista è colui che vede nella grandine una buona partenza per un mojito." Da un messaggio SMS del Pratile dell'anno CCXXIII.
"L'unica cosa più triste di un luna park vuoto sotto la pioggia è un luna park sotto la pioggia pieno di sbirri." Sandrone Dazieri.
"La vera pornografia è l'esercizio del potere."
Rocco Siffredi.
"Si resta affezionati alle proprie fantasticherie; diventano una parte di noi, sono nella memoria lunga. Ci son delle volte in cui, senza un motivo ed in un luogo qualsiasi, tornano alla mente. Ed allora si torna per un attimo ad aprire quella porta del faro di Palmaiola, chiusa da anni; si spolverano i mobili e le suppellettili, si verifica se le apparecchiature sono tutte in ordine, si aggiusta quella zampa di tavolino che cigolava e s'innaffiano i vasi di fiori che, chissà come, non appassiscono mai. Si dà un'ultima controllatina, si richiude la porta a tripla mandata e si torna alla legge di gravità. Ma tutto dev'essere pronto all'uso, sempre, in qualsiasi momento."
Risyart Vendtūr, enie syestā dănē săn gozăm mihkar, in tabāi mihkar ya săn brāmonāi mihkar; ya syestā dănē yasyi enhŭltig. Tāmā gozmăn, tāmā tabāin ya tāmā brāmonāin takveis mad, madne ya madsye udnŏmsyi pŏll. Ik rizkăv nyertenien va nyertăton.
Anvīssraz viyustāi mān perfīl pŏlen, kliki ap to perfīl in tŭlyan; emmeret nălebiez rhudăn in to, syestā gegrāb ik.
The Asocial
Riccardo Venturi, one who feels good with few people, in few places and with few things; and one who feels very good even alone. Anyway, he loves, used to love and maybe will even love so much all of these people, things and places. Here you find someone or something of them.
Please click on the profile in Italian for more information. If you cannot read Italian, please learn it so that you can read this Blogsphere Beacon.
Ο Aκοινωνικός
Ρικάρδος Βεντούρης, ένας που κάνει καλά με λίγο κόσμο, σε λίγους τόπους και με λίγα πράγματα, και που κάνει πολύ καλά μοναδικός επίσης. Εκείνον τον κόσμο, εκείνους τους τόπους κι εκείνα τα πράγματα, πάντως, τα αγαπάει, αγαπούσε κι ίσως θα αγαπάει πολύ. Εκεί βρίσκετε κανέναν ή κάτι τι.
NO TAV
Clicca sull'immagine per accedere a NOTAV.info
99/99/9999 Liberi dall'Ergastolo
Clicca sull'immagine per informazioni
Dedicado a los Nadies
Avviso ai Facebabbei
Se per caso sei uno di quei bischeri che arriva su questo blog da un link o qualcos'altro proveniente da una pagina "Facebook" a mio nome, devi sapere che si tratta di una falsa pagina e che il sottoscritto non ci ha nulla a che vedere. In questo blog, e più in generale nella mia vita, "Facebook" è assolutamente off-limits. Qui si usa esclusivamente il vecchio, caro contatto diretto: telefono e indirizzo del blogger sono sotto il titolo. Se vuoi, puoi anche utilizzare un'arcaica email: k.riccardo@gmail.com .
Notice to Facemorons
Should you be one of those morons accessing this blog by a link -or sort of- from a “Facebook” page labeled to my name, please be informed that it is a fake page and that I have nothing to do with it. In this blog, and more generally in my life, “Facebook” is totally off-limits. Only the old & beloved direct contact is used here: the blogger's phone number and personal address are clearly stated under the title. If you want you can use an old-fashioned e-mail address: k.riccardo@gmail.com .
Idenān al to Fĕyskăbulākāi
Anberraz elhenē enie tăr nāmākăbulākāi alsyegīyă al te blog med lyŭm au nyertătollŏs ek eno silīd nă Fĕysbūk la mān imien, varhissūk maladdukar syesī eno silīd apannŭsig ya năsyehē to pādgegrāb nyerăn in kazyuna săm. In te blog, ya eitenemenniyos in mān gvī, “Fĕysbūk” sī sănŏlligē eksenya. Ik ovilur nomĕz to kondāg năgedismed syen ya gemad: to nomăr nă telefōn ya to diftinis părsonig nă to blogdār ŏmsulnă pād to tităl. Anvīssraz to, oviluhantăz diftinis syenmōdig nă iměyl: k.riccardo@gmail.com .
Questo blog aderisce alla Prima Internazionale contro i Fagiolini Lessi.
Ai sensi della legge n° sonasega del millenovecentosettanta e rotti del Principato d'Andorra, questo blog non è da considerarsi una testata, bensì una gomitata e talvolta anche una pedatanegli stinchi. Le leggi del principato d'Andorra sono così, e se non vi garbano pigliatevela col Presidente della Repubblica Francese e con il Vescovo della Séu d'Urgell. Casomai non riusciste a contattarli per esternare loro le vostre rimostranze, cazzi vostri. Qualsiasi accusa di giornalismo rivolta verso questo blog è quindi da ritenersi infondata. - Inno del Principato d'Andorra.
Questo blog sostiene e consuma lo Scorpione di Trinidad
Avete pagato caro, non avete pagato tutto. La rivista "Rosso" (1973-1979).
Boris Vian, Je voudrais pas crever
Boris Vian, L'arrache-cœur
Bruno Kress, Isländische Grammatik
Carlo Emilio Gadda, La cognizione del dolore
Cesare Battisti, Ma cavale
Clifford D. Simak, Anni senza fine (City)
Collodi, Pinocchio
Corrado Stajano, Il sovversivo. Vita e morte dell'anarchico Serantini.
Crisso/Odoteo, Barbari
Cyril Michael Kornbluth, Gli idioti in marcia
Dino Campana, Canti Orfici
Emmanuel Carrère, Philip Dick: una biografia
Eric J. Hobsbawm, Il secolo breve
Erri De Luca, Aceto, arcobaleno
Erri De Luca, In alto a sinistra
Esiodo, Le opere e i giorni
Fabio Cuzzola, Cinque anarchici del sud. Una storia negata.
Fabrizio De André, Alessandro Gennari, Un destino ridicolo
Federico Maria Sardelli, Il libro Cuore (forse)
Fernando Pessoa, Il Marinaio
Fernando Pessoa, Livro do desassossego
Fiabe Toscane, a cura di Carlo Lapucci
Frans G. Bengtsson, Röde Orm
Franz Kafka, Il processo
François Cavanna, Cœur d'artichaut
François Villon, Opere complete
Friedrich Dürrenmatt, Das Versprechen
Friedrich Dürrenmatt, Il Minotauro
George Orwell, Omaggio alla Catalogna
Georges Perec, La vie, mode d'emploi
Gerhard Frei, Erlebtes Elba
Ghiannis Ritsos, Tre poemetti. Crisotemi. Elena. Ismene.
Gianfranco Panvini, Zitto e nuota!
Giovanni Boccaccio, Il Decamerone
Guy Débord, La società dello spettacolo
Göran Tunström, Juloratoriet
Halldór Kiljan Laxness, La campana d'Islanda
Howard Phillips Lovecraft, Il caso di Charles Dexter Ward
Howard Phillips Lovecraft, Le montagne della paura
Isidore Ducasse, comte de Lautréamont, Les chants de Maldoror
James Morrow, L'ultimo viaggio di Dio
Jaroslav Hašek, Il buon soldato Sc'vèik
Jaufré Rudel de Blaia, Poesie
Jerome K. Jerome, Tre uomini in barca (per tacer del cane)
Joe Lansdale, Tramonto e polvere
Johann Most, La peste religiosa
John Osborne, Look Back In Anger
Joseph Sheridan Le Fanu, Carmilla
José Saramago, Cecità
José Saramago, Il vangelo secondo Gesù Cristo
José Saramago, Saggio sulla lucidità
Juan Rodolfo Wilcock e Franco Fantasia, Frau Teleprocu
Juan Rodolfo Wilcock, Poesie
Klaus Schönberger (Hg.), Vabanque. Bankraub. Theorie. Praxis. Geschichte.
Kurt Vonnegut, Mattatoio n°5
La Bibbia dei Poveri, a cura di Carlo Lapucci
La cuoca di Buenaventura Durruti. La cucine spagnola al tempo della guerra civile. Ricette e ricordi.
Lola Lafon, Une fièvre impossible à négocier
Luciano Bianciardi, La vita agra
Marcel Pagnol, Jean de Florette
Marcel Pagnol, La femme du boulanger
Marcel Pagnol, Manon des Sources
Marco Cimarosti, Non legitur
Marco Nozza, Hotel Meina
Marco Philopat, La banda Bellini
Marco Rovelli, Lavorare uccide
Mario Tronti, Operai e capitale
Michel Quint, Effroyables jardins
Mikis Theodorakis, Diario del carcere
Nanni Balestrini, Primo Moroni, L'Orda d'oro
Nicola Catone, Grammatica neoellenica
Nikos Kazantzakis, Zorba il greco
Odysseas Elytis, Το 'Αξιον Εστί
Omero, Iliade
Omero, Odissea
Osvaldo Soriano, Triste, solitario y final
Paco Ignacio Taibo II, Arcangeli
Per Denez, Brezhoneg buan hag aes. Le cours de breton pour tous
Peter Mackridge, The Modern Greek Language
Philip K. Dick, Le tre stimmate di Palmer Eldritch
Philip K. Dick, Noi Marziani
Philip K. Dick, Scorrete lacrime, disse il poliziotto
Philip K. Dick, Ubik, mio signore
Piero Chiara, Il balordo
Prospero Gallinari, Un contadino nella metropoli
Rainer Maria Rilke, Le storie del buon Dio
Ramiro Ortiz, In ciuda submarinelor. Ziarul unui pribeag român de la Arhangelsk la Montrose.
Raoul Vaneigem, Ai Viventi, sulla Morte che li governa e sull'opportunità di disfarsene
Raoul Vaneigem, Traité de savoir vivre à l'usage des jeunes générations
Ratgeb (Raoul Vaneigem), Contributi alla lotta rivoluzionaria destinati a essere discussi, corretti e principalmente messi in pratica senza perdere tempo
Richard Adams, Watership Down
Robert Silverberg, L'uomo stocastico
Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso
Roland Barthes, Lezione
Roy Lewis, Il più grande uomo scimmia del pleistocene
Stefano Benni, Baol
Stefano Tassinari, L'amore degli insorti
Thomas Stearns Eliot, Old Possum's Book of Practical Cats
Tudor Arghezi, Accordi di parole
Ugo Maria Tassinari, Fascisteria
Umberto Eco, Diario minimo
Valerio Lucarelli, Vorrei che il futuro fosse oggi. Ribellione, rivolta e lotta armata.
Valerio Marchi, Il derby del bambino morto. Violenza e ordine pubblico nel calcio.
Virginia Woolf, A Room of One's Own
Vladimir Majakovskij, La nuvola in calzoni
Walt Whitman, Leaves of Grass
Wilhelm Mühs, Piccolo manuale di xenofobia
Juan Rodolfo Wilcock
Clicca sull'immagine per accedere al sito ufficiale di JRW
Cerca nell' 'Εκβλόγγηθι
Asociali fissi
Galenzana, Isola d'Elba
Néstor Lunar. Ciao, piccolino.
Niccolò Machiavelli, detto El Perrito
Redelnoir
Gli Anarchici Toscani davanti all'Agenzia delle Entrate.